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Fleboterapia rigenerativa

 

La Fleboterapia " Rigenerativa " Tridimensionale Ambulatoriale (in sigla: TRAP) è una metodica non occlusiva del circolo venoso superficiale,  ma curativa. Si attua mediante l’iniezione nei vasi e nei capillari venosi di un farmaco che induce incremento della struttura connettivale della parete venosa  ricompattando il tessuto di parete, migliorandone la sua  “continenza” e riducendone il diametro.

Ciò contrasta la tendenza ad una progressiva dilatazione della parete venosa che ne aumenterebbe la visibilità e nello stesso tempo garantisce una maggior efficienza valvolare abolendo quella  incontinenza funzionale, possibile sotto forte stimolazione meccanica o gravitativa,  che è poi la causa di ripetuti reflussi di sangue verso il circolo venoso superficiale, responsabile dello sfiancamento della parete vascolare.

L’effetto pertanto non è solo estetico ma anche funzionale, perdura più a lungo nel tempo e realizza anche un’ azione  preventiva sulla evoluzione  della malattia venosa. Sono inoltre notevolmente ridotti gli inconvenienti e le complicanze della scleroterapia tradizionale (pigmentazioni postscleroterapiche, lesioni dermiche, facile recidiva, allergie)
Il trattamento:

Si realizza iniettando il farmaco in tutti i vasi accessibili, sia quelli dilatati che quelli apparentemente indenni, al fine di rinforzare i vasi dell’arto in maniera tridimensionale, diversamente, il rinforzo di una sola area dell’arto, permetterebbe alle pressioni intravasali di scaricarsi verso i vasi non trattati, vanificando i benefici emodinamici. Questo fatto richiede qualche seduta in più rispetto alla scleroterapia obliterativa, per sua natura mirata, ma si ripaga ampiamente con una più solida prevenzione e con un notevole benessere soggettivo ed estetico (infatti anche il reticolo di vene blu non malate ma che si intravedono nel sottocute hanno un aspetto non piacevole).
Il numero di sedute ovviamente è variabile in funzione della maggior o minore compromissione della rete venosa e vengono effettuate a cadenza settimanale.
E’ condizione imprescindibile all’ottimizzazione del risultato esercitare una compressione elastica nell’immediato post-trattamento e indossare un collant che svolga una compressione di 18 mmHg.
(questo valore di compressione, anche se non esiste una precisa corrispondenza, lo si trova in collant di 140 den.) nei 2-3 mesi successivi alla fine del trattamento, in quanto l’effetto è mediato dalla risposta biologica allo stimolo indotto dal farmaco e questa risposta si protrae più a lungo nel tempo.
L’utilizzo poi di un collant a media o alta compressione dovrebbe rientrare nei doverosi, abituali provvedimenti di prevenzione per le persone che hanno patologie del circolo venoso.

Questa metodica si presta anche per la ricompattazione delle vene del dorso della mano, quando queste appaiono molto evidenti, generalmente nelle mani che hanno subito un impoverimento dei tessuti tegumentari.